FILASTROCCA della Nonna

Signor PIRIMPIMPE’

Carissimi lettori, oggi vorrei pubblicare questa graziosa Filastrocca che molti anni or sono, quando anch’io era una ragazzina nonna Gisella mi raccontava.

I miei ricordi fruiscono all’indietro e a quei periodi felici.

Io inginocchiata davanti alla poltroncina in camera da letto, dove mia nonna sedeva, ero assorta dalla sua descrizione e dalla narrazione di questa filastrocca.

Molti anni or sono, in un Castello viveva un nobile molto strano. Egli, infatti, on era facile capirlo perché negli anni, aveva creato un suo lessico cambiando il nome a tutte le parole.

I suoi servitori e maggiordomi, incontravano molte difficoltà nell’apprendere il nuovo frasario così il signorotto in quattro e quattr’otto li licenziava.

Finalmente un bel giorno, Celestino un ragazzo mite ma dal carattere determinato tanto si impegnò che ben presto imparò il nuovo vocabolario del nobile e con grande ammirazione del suo padrone fu assunto. Passarono diversi giorni e Celestino divenne a tutti gli effetti il maggiordomo di quel maniero. Un pomeriggio d’autunno, vi fu un parapiglia e Celestino si vide costretto a rivolgersi al suo padrone inginocchiandosi alla base della scalinata gridando a squarciagola questa FILASTROCCA che nulla non era che grido d’aiuto verso il suo padrone:

Signor Pirimpimpé venga giù dall’ospensorio si metta le giaculatorie con  le pinpinelle ai piè venga giù dal saliscendi che la graffiona ha il baricoccolo attaccato alla coda. Venga giù con l’abbondanza sennò si brucia tutta la sua sostanza.

letto  OSPENSORIO = LETTO

PantaloniPantaloni=Giaculatorie

catGATTA= GRAFFIONA

fuocoFUOCO=BARICOCCOLO

scala castelloSCALE=SALISCENDI

PantofoleScarpe/Pantofole= PINPINELLE

castle-BENE(case, gioielli…)= SOSTANZA

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