LA NOTTE

 

Questa breve poesia intitolata “LA NOTTE” è un’introspezione, un guardarsi dentro cercando delle risposte

 

LA NOTTE

Una mano tinta di nero avvolgeva

il tardo pomeriggio.

Il sole che sin dall’alba campeggiava

nel cielo ora s’era eclissato e al

suo posto, il buio prendeva il sopravvento.

La luna pur riflettendo una pallida luce

biancastra era sovrastata dall’oscurità.

La notte s’era impadronita della città,

che rompeva le tenebre per le poche

insegne luminose e le luci nelle strade.

La città, che durante il giorno offriva

frenesia e la vitalità ora s’era assopita,

addormentata forse per rigenerarsi.

Il manto nero che tenta d’avvolgermi

sono io che lo voglio indossare o liberare.

Come la città scelgo la luce e la vita o

 il buio per riposare sapendo di avere

una pila per rischiarare la via.

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