CLARABELLA – La Fata Pasticciona – Fiabe

Nuova Fiaba

C’era una volta una fata pasticciona , la ragazza denominata con questo nomignolo, non riusciva mai ad eseguire una magia corretta ma al contrario la sua magia si tramutava in qualcosa di opposto al desiderio espresso.

Clarabella così si chiamava la fata pasticciona, era nata per un sortilegio di una streghetta alle prime armi che volle cimentarsi usando un vecchio libro di magie.

La strega infatti fu proprio per un suo errore che fece uscire dal libro magico Clarabella.

Clarabella uscita dal libro volle subito cimentarsi ad esaudire i desideri di chi incontrava, ma presto si accorse che se desiderava tramutare una formica in un topo questa si tramutava in una coniglietta.

Clarabella dopo vari esperimenti, divenne triste e si disperò per la sua situazione e così decise di ritirarsi nel bosco per non essere derisa da tutti i cittadini.

Nel bosco si costruì una casa di zucchero e vi andò ad abitare.

Le sue giornate erano tristi e lei senza bambini ed animali non riusciva ad essere felice.

Zaffiro, un elfo che viveva nel bosco incredulo sul destino toccato a Clarabella, decise di andarla a trovare per capire se lui che negli anni aveva visto avvicendarsi fate ed elfi poteva con una sua magia risistemare le cose e dare alla povera fatina un po’ di felicità.

Zaffiro di buon mattino si presentò davanti la porta di Clarabella e suonò la campanella tirando il cordone.

L’elfo vestito di tutto punto era veramente bello e portava sulla testa una corona di rubini. Sax infatti era stato prescelto e nominato re, degli elfi del bosco.

Allo scampanellio della campana, Clarabella si presentò sull’uscio e alla vista del re, fece un inchino, ma immediatamente i suoi occhi si bagnarono di lacrime e la ragazza iniziò a singhiozzare.

Il re non riuscendo a far smettere Clarabella, le chiese:

  • Cara ragazza perché piangi?
  • Lei rispose
  • Sono una fata pasticciona e non riesco a far nulla di giusto, così tutti mi prendono in giro, mi puoi aiutare?

Il re allora entrato in casa si complimentò con la fata per l’accuratezza dell’arredo tutto eseguito con lo zucchero, dolci e caramelle.

Il re si rivolse alla fata e disse

  • Non voglio che tu sia triste e ti voglio aiutare; fece schioccare le dita e quel famoso libro dove lei era uscita si materializzò fra le sue mani.

L’elfo re, prese il libro e lo girò sotto sopra e rivolgendosi a Clarabella disse:

  • Libro mio caro dai il giusto verso alle tue magie e rendile alla fata Clarabella!

La fata in quel momento sentì invaderla un grande calore che le attraversò tutto il corpo e non sapendo cosa le stava succedendo chiese al re:

  • Mio re cosa mi sta succedendo?
  • Il re rispose
  • Da oggi in poi tu sarai una vera fata e le tue magie saranno volte ad aiutare i bambini e a renderli uomini responsabili e giusti.

Il tuo compito sarà di costruire il PARCO di Zucchero dove tutti i bambini potranno venire a divertirsi e al contempo potrai aiutare con le tue magie ad aiutare i loro genitori in difficoltà.

 

La Fata da quel giorno ritrovò il sorriso e tutti ancor oggi la ricordano per il grande Parco giochi di zucchero che ha costruito a Fantasilandia e i cittadini per ricordarla le avevano eretto una statua vestendola con un vestito di zucchero e praline.

 

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