Il Pittore di GATTI

John e Marie, due artisti di strada, diciottenni, si erano conosciuti vicino la metropolitana a Londra;

Lui simpatico estroverso, vestiva in modo bizzarro e multicolore e suonava la chitarra.

Lei, esile con grandi gonnelloni e sciarpe annodate al collo portava i capelli raccolti in una lunga coda di cavallo e cantava diversi generi con una voce, che lasciava senza parole chi l’ascoltava.

I due ragazzi dopo essersi conosciuti s’innamorarono e decisero non solo di vivere insieme, ma anche di condividere il loro lavoro.

Fu così, che iniziarono a suonare e cantare insieme condividendo anche la composizione dei testi delle loro canzoni e girando varie città per far ascoltare la propria musica.

Philip, venne al mondo dopo qualche anno e sebbene non fu facile per i genitori allevare un bimbo in strada per molte ore al giorno, Jhon e Marie vi riuscirono nell’intento, tenendo il bimbo per il primo anno, quasi sempre all’interno di una sacca legata al petto.

Philip cresceva e come i genitori anche lui divenne un giramondo, benché dovesse frequentare la scuola, si adattò ai continui cambiamenti e al frequentare persone diverse.

Philip cresciuto con genitori intrisi d’arte non poteva essere scevro da tale talento, ma per lui arte era uguale a dipingere non certo cantare o suonare.

Dai primissimi anni di vita, Philip si ritagliava un angolo, anche nella strada, dove con colori e fogli di carta dava vita alle sue opere.

Il suo desiderio di dipingere era anche apprezzato dai nonni che nelle ore che trascorreva a casa, si immergeva in quel mondo fatto di colori, pennelli e tele.

Nonostante gli studi ovviamente con indirizzo artistico, Philip non ebbe vita facile e spesso venne sminuito o non apprezzato per il suo lavoro.

Il giovane con un carattere caparbio e tenace volle non cedere ma proseguire con i suoi sogni.

Si recò in varie città europee e non, apprendendo nuove tecniche e studiando artisti del passato di grande levatura. Fece concorsi d’arte, frequentò gallerie ed espose i suoi quadri in molte città.

Un’estate mentre con il suo cavalletto in un vicolo di MONTMARTRE, mentre dipingeva un gatto, improvvisato modello, fu colto da una strana ispirazione ed il gatto d’un tratto gli saltò sulla spalla e gli sussurrò:

“Caro amico tu hai un gran talento ma se ci aiuterai, tanta fama avrai!!”

Philip si girò di scatto verso il micio e chiese:

“Che dici gatto? Quale aiuto potrei darvi?”

Il gattone fece le fusa si strisciò sul suo viso e disse:

“Sai io ho molti amici randagi e se tu ci dipingerai, in cambio del tuo successo, dovrai devolvere dei quattrini ai rifugi dei gatti abbandonati.”

Philip si rese disponibile al patto e zampa e mano, di gatto e uomo, siglarono l’accordo.

Da quel giorno fu “un’escalation” di opere vendute e Philip divenne famoso in tutto il mondo per i suoi quadri raffiguranti gatti.

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