MAGIA in MONGOLFIERA

 

L’orologio segnava le UNDICI e CINQUANTACINQUE minuti ed ARABELLA con MATTEO e GIORGIO erano pronti per intraprendere un nuovo viaggio.

Era una notte stellata e la Mongolfiera era pronta. 

Accesa la Fiamma, il pallone era stato gonfiato d’aria calda ed i tre ragazzi erano pronti ad imbarcarsi ed affrontare una nuova avventura.

Il viaggio si presentava emozionante anche se Arabella, Matteo e Giorgio non erano forse pronti ad un’esperienza tanto assurda ma sicuramente affascinante.

Staccatasi da terra la loro nave, librò nel cielo senza scossoni delicatamente avvolti dal silenzio.

I tre giovani erano soddisfatti anche perché di lì a poco, dopo aver circumnavigato il Paese sarebbero atterrati nel campo dello zio TOM.

D’un tratto la nave mongolfiera entrò dentro ad una nuvola bassa grigiastra. Il suo aspetto era anomalo rispetto le altre nubi.

Fu così che la mongolfiera attratta da una forza attrattiva paragonabile ad un grande magnete, fu proiettata come fosse un’astronave, in altra dimensione.

I tre ragazzi ancora abbracciati per lo shock si destarono e non volevano credere ai loro occhi.

La visione di quel mondo era davvero fantastica.

Il cielo era popolato di animali che si spostavano con palloni aerostatici, isole, case e terre sospese popolavano quel mondo assai bizzarro.

 

Stupiti ma curiosi di quel mondo magico, si spinsero a visitare una città surreale

e verso l’albeggiare passando vicino a delle dune si sabbia, Arabella Matteo e Giorgio furono presi da delle mani che sbucavano dalla sabbia e depositati in uno spiazzo allestito con tavoli e cioccolate fumanti.

Altre mongolfiere con altri ragazzi si aggiunsero a loro e tutti furono ristorati sia nel fisico che nello spirito.

Fate e Maghi rincuoravano i viaggiatori e dopo averli appagati dalle mille domande riguardanti quei luoghi, rimettevano quegli strani turisti sulla via di casa.

Come se quel viaggio in mongolfiera fosse stato normale e non facesse parte di un grande sogno, i tre giovani percorsero una via di luce che li riportò ad atterrare nel campo dello zio TOM

Via di Luce

Morale della favola:

La Vita riserva un’alternanza di eventi: BELLI E BRUTTI.

Perseguire “a volte” i propri sogni, sorridere e fantasticare ci aiuta a superare le avversità che si presentano nella quotidianità.

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