QUATTRO STREGHE

Londra, in una vecchia palazzina contornata da un giardino alquanto misterioso, tra alberi e cespugli spicca sulla scalinata un roseto di rose bianche.

Quattro sorelle, scese da un taxi, vestite di nero con abiti fluttuanti si dirigono verso il cancello di quella vecchia abitazione.

Chantal, aperta la minuscola borsetta di raso, estrae la chiave ed apre con un grande scricchiolio il cancello.

Le sorelle, saliti pochi gradini al portone in legno suonano la campana della porta d’ingresso

e dopo qualche attimo, dapprima s’intravede uno spiraglio, poi con fare deciso il portone si apre ed appare un Maggiordomo allampanato che riconosciute le ragazze le fa entrare.

Ambrogio, dopo aver richiuso la porta ed aver raccolto gli spolverini delle ragazze, porge le condoglianze alle sorelle per la scomparsa della madre.

Le quattro sorelle, ora erano finalmente a casa! Dopo essere vissute per diversi anni con il padre ora, dopo la dipartita della madre, volevano conoscere maggiormente le loro origini e il perché erano state affidate al momento della separazione, al padre.

Quattro sorelle, gemelle omozigoti, che nonostante la giovane età, erano appena quindicenni, cresciute più in fretta per varie vicissitudini familiari erano molto unite ad affiatate tra loro.

A distanza di diversi anni entravano nella casa dove aveva vissuto la loro madre.

Chi era la mamma di Chantal, Vanessa, Camilla, Amelia? Perché le sue figlie erano state affidate al padre?

Le giovani molte e molte volte si erano poste questa domanda ed ora era il momento di scoprirlo.

Salite in una scalinata di marmo bianco si soffermarono in un’ampia sala dove a destra si affacciava in un paio di porte che portavano ad altre stanze, a sinistra un grande portone a vetri colorati e disegnati indicavano alambicchi, libri, carte, polveri magiche, bacchette….

Dopo aversi scambiato una rapida occhiata le ragazze di comune accordo tentarono di aprire quella porta, ma con esito negativo.

Curiose di entrare chiamarono in aiuto Ambrogio.

Il maggiordomo, sempre con un appeal che lo contraddistingueva, rispose:

“Solo voi potete varcare questa porta, perché siete le figlie di MARGU’. Quando sarete in quella stanza capirete chi siete. Ora prendetevi per mano ed alzate le mai al cielo”

Ligie alle parole di Ambrogio eseguirono il rituale ed in un attimo si smaterializzarono e mille scintille si materializzarono al di là della porta.

Attonite, si toccarono per capire se fossero ancora in questo mondo e si guardarono attorno.

La stanza era immensa una parete era completamente di specchio, poi mensole lunghissime avevano cassettini con polveri coloratissime. Alambicchi di tutte le dimensioni, provette, vasi e pignatte di rame non lasciavano spazio ad altro.

In mezzo alla stanza un grande leggio campeggiava con al di sopra un enorme libro di pelle con disegni assai strani. Il libro emanava una sorta di flebile luce tutt’attorno.

Un meraviglioso gatto nero sedeva sopra ad un tavolo e Chantal si avvicinò e prese una coppa con un intingolo rosso fuoco per capire il contenuto.

Ad un tratto Amelia fu attratta da una forza misteriosa verso il libro ed investita da una strana energia che la pervase completamente, la ragazza aprì il libro.

Nella prima pagina, Amelia vide e consegnò alle sorelle, una pergamena scritta e firmata dalla madre.

Vanessa presa la lettera consigliò alle sorelle di sedersi per leggere il contenuto della missiva.

Vanessa iniziò a leggere:

“Care ragazze, sono la vostra mamma e nonostante non siamo state insieme negli ultimi anni, molte sono le cose che oggi scoprirete. Io ero una STREGA BUONA e durante la mia vita ho dovuto sconfiggere i demoni ed il male, per questo motivo quando mi separai da vostro padre, per la vostra incolumità voi foste affidate a lui. Dal giorno della mia morte, tutti i mei poteri sono passati a voi, ma il compimento dei poteri vi sarà conferito al sedicesimo anno. Voi potrete sconfiggere il male e potrete aiutare molte persone solo unendo la forza di tutte e quattro. Io vi sarò vicino sempre ed in alcuni momenti potrò intervenire per aiutarvi. In questa stanza troverete molti miei scritti e libri dove vi insegnerò a come usare la magia.”

Camilla vide in un angolo, una palla che emanava una luce particolare, così la prese e come se fosse un tablet dei giorni nostri, lesse ciò che era scritto.

Camilla apprese dalla sfera intrugli, incantesimi e molto altro ed iniziò ad imparare come apparire e sparire.

Vanessa, apprese le tecniche dei tarocchi e delle carte, mentre Chantal imparò le tecniche per mischiare e preparare polveri e pozioni magiche.

TAROCCHI

Molti furono gli esperimenti andati a vuoto, ma le ragazze avevano imparato ad interpellare il grande libro della magia che misteriosamente quando veniva aperto dava la soluzione o le aiutava con dei giusti consigli per risolvere il problema posto.

Il giorno del loro sedicesimo compleanno, Vanessa, Chantal, Camilla ed Amelia furono investite di pieni poteri e con la forza dell’energia che emanavo quando si univano insieme non v’era demone o cattivo mago che potessero contrastarle.

Grazie ai loro poteri tenuti sempre nascosti aiutarono tantissime  persone e vissero in quella casa sempre insieme.

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