XANA Super Girl -Fiabe 1

Fiabe-In una Galassia, molto lontana dalla terra dove viveva una popolazione con una civiltà assai più evoluta della nostra, nasceva Xana una bambina di ben quattro kili.

 

Figlia di due Super eroi, era destinata ad avere poteri pari ad una Dea.

Xana per i primi anni della sua vita fu cresciuta, fornendole tutti gli strumenti educativi per renderla un domani una donna forte e con un bagaglio culturale adeguato alle sfide che avrebbe dovuto affrontare in una società che evolveva costantemente.

L’amica di Xana era una piccola robot che lei stessa aveva creato.

Zelia, era un’intelligenza artificiale, che Xana aveva creato nei laboratori della sua città, sacrificando tante ore al gioco ma che ora interagiva con lei ed era un valido aiuto in famiglia.

Xana crescendo acquisiva giorno per giorno, un’intelligenza “fuori del comune” e pur essendo ancora, una ragazzina, parlava correttamente otto lingue ed era affascinata dal “sapere” quindi il suo sport preferito, era lo studio e la conoscenza.

Alla soglia dei suoi quindici anni, aveva già terminato gli studi liceali ed era pronta a frequentare studi universitari e master inoltre all’interno dei laboratori aveva condotto delle sperimentazioni di una super navicella che grazie all’aggregazione o alla disgregazione di cellule poteva attraversare le galassie e materializzarsi dove si era prefissi l’arrivo.

 

Queste sperimentazioni benché avessero dato alcuni esiti positivi, non erano ancora testati e alle volte ebbero risultati dissonanti.

Era l’alba e la città iniziava a destarsi, fu allora che si avvertirono dei movimenti strani e tutto era in movimento.

Una forza attrattiva incommensurabile stava stravolgendo quel mondo.

Scienziati ed alcuni super eroi, tra i quali anche i genitori di Xana, si riunirono per trovare soluzioni che altrimenti avrebbero distrutto Ziss, il loro mondo.

Provarono di tutto ma ormai le città si sdoppiarono ed erano pronte alla collisione.

 

Xana, anch’essa tentò strategie per impedire la fine di quella galassia ma tutto ormai era già predestinato e a breve vi sarebbe stata una grande esplosione.

Xana caricò in una astronave, i genitori alcune persone fidate, e i suoi robot e conscia di non sapere l’esito mise in atto le sperimentazioni da lei fatte per trasferirsi in un’altra galassia ed in un altro mondo.

Fu allora che un angelo dorato apparve dai finestrini dell’astronave e questi avendo tracciato la via, li condusse sino alla Terra.

Prima d’atterrare Xana notò che nel cielo dei grandi occhi di un Ente o Dio superiore la fissavano e una voce potente entrò all’interno dell’astronave e parlò:

“Xana, io ti fornirò di ulteriori poteri e capacità ma ho salvato te e la tua famiglia perché hai un compito ben preciso quello di aiutare gli uomini e le donne che popolano la terra dai soprusi, dalle guerre, dai ricatti…”

La voce magicamente sparì e la navicella dopo aver sorvolato la città, si direzionò verso le periferie ed atterrò nei pressi di una grande casa di campagna dismessa.

Iniziava ad imbrunire e nella campagna non vi era “anima viva”.

 

Spente le luci, pian piano la nave, si posizionò sotto ad un fienile e spenti i motori il portellone principale s’aprì e tutto l’equipaggio scese.

Attenti a non farsi scorgere, usarono tutti gli accorgimenti per mimetizzare la navicella e cambiarsi l’abbigliamento.

Grazie alle loro conoscenze, ai poteri che sulla terra si erano amplificati in modo esponenziale, riuscirono in breve tempo a sistemare alla meglio la fattoria.

Xana capiva che la sua vita si sarebbe davvero rivoluzionata ed era cosciente che non potendo svelare la sua identità agli uomini avrebbe trovato degli escamotage per poterli soccorrere in caso di bisogno.

Per prima cosa, il mattino seguente, dipinse una vecchia bicicletta di un caldo color rosa e posizionati dei piccoli fiori artificiali sul manubrio, si diresse verso il paese per fare spese e cercare un lavoro.

Le conoscenze che Xana aveva acquisito nel suo pianeta, non erano paragonabili a quelle terrene.

Negli ultimi anni la scuola in Italia, grazie a politiche deficitarie avevano fatto scendere vorticosamente l’indice di apprendimento e gli studenti più preparati emigravano all’estero per avere gratificazioni dal punto di vista lavorativo.

Xana, aveva un corpo statutario, alta circa 1,80 cm., occhi verdi e capelli castani, come già detto, nella terra aveva acquisito molti più poteri ed una forma di energia, simile a fulmini e saette, le pervadeva il corpo e poteva lanciare al suo avversario cariche talmente potenti da annientarlo solo su suo comando; inoltre poteva volare e spostarsi alla velocità della luce.

I suoi parametri vitali potevano subire anche alterazioni rilevanti se era lei a gestirli e questo le permetteva di fingere anche una morte apparente.

Durante i suoi interventi ella, vestiva una tuta fatta di materiali non conosciuti sulla terra ma che la rendevano sfavillante quando solcava i cieli.

Queste caratteristiche che la contraddistinguevano dagli esseri umani non potevano essere rivelate altrimenti sarebbe stata sottoposta a mille esami o paragonata ad una sorta di “fenomeno da baraccone”.

Xana decise che la cosa migliore per integrarsi nella città era quella di apparire come una comune ragazza.

Sì presentò così, una mattina in una grande società di robotica.

Chi più di Xana poteva far parte di una società che abbraccia diverse discipline e si occupa della progettazione, programmazione e sviluppo dei robot?

I suoi studi di Ingegneria, le sue conoscenze sull’intelligenza artificiale e la costruzione di mini robot non poterono che far breccia al capo dell’azienda.

Xana fu assunta alla FutureRobot s.r.l. con mansioni di manager dopo aver presentato Zelia, il suo piccolo robot e come lei poteva interagire con quell’intelligenza artificiale.

Il mattino seguente arrivata in azienda in anticipo, fu accompagnata da un giovane, Martin, al suo nuovo ufficio.

I due ragazzi avrebbero collaborato insieme anche perché il loro compito era anche quello della commercializzazione e produzione dei robot nei diversi Paesi.

Xana aveva una mente ed un’intelligenza eccezionale e lavorare in quest’azienda la gratificava, in quanto poteva portare avanti gli studi riguardanti la sostituzione di parti del corpo con elementi artificiali e cibernetiche.

Passati alcuni mesi, alla filiale giapponese della FutureRobot, si verificò un problema serio alla produzione dove alcune componenti della nuova catena di robot non rispondevano ai comandi e si chiedeva aiuto alla casa madre, per risolvere la problematica.

Xana e Martin vennero mandati in Giappone per risolvere la questione.

In un settore produttivo della fabbrica, i robot prodotti sembravano avessero vita completamente autonoma non rispondendo ai comandi da remoto all’uomo e distruggendo ogni cosa si ponesse davanti al loro cammino.

Xana, resasi conto che la situazione stava sfuggendo di mano a Martin ed ai capi dell’azienda; decise che doveva prendere una decisione che le avrebbe cambiato la vita, ma che altrimenti migliaia di robot impazziti avrebbero avuto la meglio sull’uomo.

Con uno stratagemma banale, senza farsi vedere cambiò d’abito ed indossò la sua tuta, che la caricò d’energia e con l’aiuto di Zelia, il suo fidato robot, scaricò campi magnetici e lampi che mandarono in tilt i circuiti dei robot, annientandoli.

Gli operai e i dirigenti imbambolati e attoniti per quanto fatto da Xana, l’acclamarono chiamandola Super Girl, ma lei senza farsi riconoscere, volò via e si ripresentò sotto le vesti di Xana la scienziata.

Il personale eccitatissimo con l’avvallo di Martin, chiamò giornali e TV per raccontare l’accaduto, ma soprattutto per spiegare le doti di Super Girl che aveva sanato la situazione salvando molte vite.

 

 

 

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