IL FUOCO MAGICO DEL CARNEVALE

Periferia di Padova, sei ragazzi come sempre, finito il pranzo si ritrovano muniti di biciclette vicino al Bar della Piazza.

I giovani che frequentano la seconda media nella stessa scuola sono amici e tra loro sussiste un rapporto quasi simbiotico (= il rapporto d’amicizia è tale che gli uni dipendono dagli altri).

Consci del periodo che stanno vivendo, i ragazzi sono in fermento perché fra poco festeggeranno il CARNEVALE e niente da a loro più gioia.

Matteo, Mauro, Federico, Luna, Marinella, Letizia sono gasatissimi ed intendono partecipare alla manifestazione che il Comune sta organizzando di CARRI ALLEGORICI per il CARNEVALE.

Mauro dice agli amici:

“ragazzi siamo pronti a creare un carro fantastico?”

Mauro proseguì:

“Papà mi ha lasciato le chiavi del piccolo magazzino vicino casa e lo lascia a nostra disposizione per gli allestimenti del carro”

Gli amici increduli ma felicissimi si diressero al magazzino.

Aperto il grande portone, accesero le luci e vollero accertarsi quali materiali poter reperire dal magazzino e cosa dovevano procurarsi per dar vita ad un carro che a parer loro doveva vincere il PRIMO PREMIO.

Letizia e Luna si spinsero verso il fondo di quel deposito e sotto ad un grande telone scorsero un fantastico carro.

Sì, era un po’ malconcio ma la fattura era davvero particolare e con gli accorgimenti giusti, forse sarebbe diventato unico. Scorsero anche sotto ad una catasta di cassette di frutta un’antica poltrona dorata rivestita in velluto e le ragazze abilissime nel cucito l’avrebbero fatta diventare il trono perfetto per la loro maschera di punta.

Seduti in circolo, i ragazzi concordarono che la cosa principale era di pensare e mettere su carta un progetto.

Federico propose di affidare i disegni all’artista del gruppo, il carissimo MATTEO e all’unanimità tutti, votarono favorevolmente.

I giorni seguenti, tutti si ritrovarono nel magazzino per dar forma a quel progetto tanto ambizioso ma si accorsero che il tempo passava e loro erano ancora in “alto mare”.

Il Carro era davvero bello ben rifinito e luccicante, ma mancavano ancora gli addobbi e i costumi dei personaggi che lo dovevano animare.

Demoralizzati, una sera si riunirono per prendere una decisione sul da farsi visto ormai l’imminente giorno della manifestazione “era alle porte”.

Seduti in circolo come era loro abitudine, tra scalpitii e scintillii, uscito dal nulla, un grande fuoco si materializzò.

Le fiamme sembravano prendere vita e prendevano una luce diversa quando crescevano o si abbassavano.

Increduli con le bocche spalancate non credevano ai loro occhi ma istantaneamente le fiamme presero voce:

“Sono il fuoco del CARNEVALE e sono qui per aiutarvi. Le Fiamme che mi compongono sono magiche e vi forniranno i costumi, le maschere, gli addobbi per il vostro carro”.

Le Fiamme diventate Blu chiesero:

“Domani dovete procurarvi tanti peluche di qualsiasi misura o fattezza e un sacco di foglie. Raccolto il materiale lo porterete qui.”  

I giovani, perplessi sembravano impietriti e sicuramente non erano ancora in grado di credere a quelle forze misteriose.

Il fuoco allora divenne enorme e disegnò un cerchio sopra alle loro teste, e disse:

“Siate fiduciosi, la nostra magia è guidata da forze del bene e vi faremo passare un Carnevale indimenticabile”.

A quelle parole rassicuranti i giovani decisero di obbedire e l’indomani portarono quanto richiesto dal fuoco.

Era l’ultima speranza per i nostri amici, il giorno successivo ci sarebbe stata la FESTA DI CARNEVALE.

Il Fuoco tuonò:

Mettete i peluche in circolo e cospargeteli con le foglie che avete raccolto.

Passati pochi minuti un grade boato risuonò all’interno del magazzino e per magia tutti i peluche presero vita e divennero di grandi dimensioni.

Matteo, Mauro, Federico, Luna, Marinella, Letizia per la sorpresa fecero un salto all’indietro e caddero tutti a terra.

Quegli esseri erano davvero stupendi sembrava di essere in un film di Walt Disney e si comportavano come degli esseri umani.

Presi da una frenesia tutti si misero a ballare per poi salire sul carro.

Il mattino presto il papà di Mauro si presentò con un grande TRATTORE e aperto il portone, il carro con tutti i nostri personaggi parlanti fu agganciato per essere portato nella Piazza del Paese insieme a tutti gli altri carri allestiti.

La gente vestita in maschera con bimbi ed animali si accalcò vicino alle transenne per ammirare quel carro unico al mondo.

I personaggi di peluche mascherati ballavano a suon di musica e regalavano fiori e dolciumi agli spettatori.

Il Sindaco salito sul palco premiò i sei ragazzi con il PRIMO PREMIO e si fece promettere che tutti quegli strani personaggi dovevano allietare tutti i bimbi del paese con danze e giochi che si sarebbero protratti sino a sera.

Tutti i bambini dai più piccoli a quelli più grandicelli trascorsero quell’anno un carnevale indimenticabile tra danze, balli scherzi e quegli amici pelosi che gli avevano regalato tanto amore.

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