SOLDO DI CACIO

Piena estate, è da poco trascorsa l’alba e lungo la battigia un bambino solo, di pochi anni, si aggira a piedi nudi trascinando il suo giocattolo preferito un Camion giallo con le sue scarpette.

LUCA così si chiama è orfano di padre e da poco anche di madre.

La mamma che tanto amava Luca era morta improvvisamente qualche giorno prima e “SOLDO DI CACIO” così l’aveva soprannominato sua madre, triste e solitario camminava lungo la riva senza meta.

Stanco, con il visetto ancora rigato dalle lacrime seduto fronte mare, osserva l’orizzonte sperando di trovare una risposta al suo destino.

Al “Piccolo Soldo di Cacio” gli si stavano chiudendo gli occhi quando improvvisamente, il cielo si colorò di rosa e da una nuvola dello stesso colore, scese un “Angelo Fata” che aperte le sue ali camminò sul bagnasciuga.

Fata Rosalba si avvicinò a Luca e si sedette vicino, il bimbo, in un primo tempo si agitò e disorientato, tremante cercò di allontanarsi, ma Lei, amorevolmente, lo prese tra le braccia e socchiudendo le ali a proteggerlo gli disse:

“Ora non dovrai più avere paura io ti proteggerò e ti porterò con me in un viaggio”

Soldo di Cacio, spalancati gli occhioni accarezzò il viso di Rosalba e si lasciò cadere in un sonno profondo.

Fata Rosalba si avvicinò a Luca e si sedette vicino, il bimbo, in un primo tempo si agitò e disorientato, tremante cercò di allontanarsi, ma Lei, amorevolmente, lo prese tra le braccia e socchiudendo le ali a proteggerlo gli disse:

“Ora non dovrai più avere paura io ti proteggerò e ti porterò con me in un viaggio”

Soldo di Cacio, spalancati gli occhioni accarezzò il viso di Rosalba e si lasciò cadere in un sonno profondo.

Il Viaggio che Fata Rosalba e Soldo di Cacio intrapresero fu lungo, ma il bambino, sfinito da tutte quelle esperienze e grazie ad una piccola magia dell’angelo, dormì per quasi tutto il tragitto.

Solo pochi istanti prima della destinazione Luca si destò e chiese:

“Fata Rosalba dove mi hai portato?”

La Fata dando un piccolo buffetto sulla guancia di Luca, disse:

“Mio prezioso ragazzo ora entreremo in Paradiso e lì incontrerai una persona speciale”

Soldo di Cacio, si sistemò i capelli si strinse a Rosalba e disse:

“Sono proprio curioso, chi sarà mai la persona che mi farai incontrare?”

A quel punto, nel cielo apparve un grande Cancello dorato che allo schioccare delle dita dell’angelo si aprì.

Rosalba ripose Soldo di Cacio su di una nuvola e chiese al ragazzino di attendere.

L’angelo volò intorno a Luca per alcune volte poi, misteriosamente si materializzò una tromba e la fata vi soffiò dentro.

Una musica melodiosa percorse tutto l’aere, Soldo di Cacio pietrificato da cosa stava succedendo; alla vista della figura che pian piano appariva scoppiò in un fragoroso pianto, cercando di lanciarsi verso di lei.

Mamma Letizia, la sua mamma era apparsa davanti a lui.

Letizia si avvicinò al bimbo quanto le fu possibile e disse:
“Amore mio, il tuo angelo oggi ti ha fatto un gran regalo portandoti qui e tu nel tempo dovrai esserle sempre grato. Lei non ti lascerà solo, ma ti condurrà da un’ottima famiglia che ti adotterà e ti potrà dare tanto amore.”

Soldo di Cacio con una vocina tremolante promise di comportarsi bene e chiese alla fata due piccoli desideri prima di congedarsi dalla sua mamma.

Fata le disse:

“tu devi fare un regalo alla mia mamma perché si ricordi di me e desidero prima d’andarmene di dare un ultimo bacio alla mia mamma”

Rosalba non seppe dir di no a Soldo di Cacio che lo fece avvicinare alla mamma e grazie alla sua magia gli concesse un lungo bacio.

Ora disse l’angelo è tempo d’andare e preso in braccio Soldo di Cacio schioccò le dita e nel cielo apparve per letizia una scritta indelebile:

 “MOM J LOVE YOU”

Soldo di Cacio si sbracciò per salutare per l’ultima volta la mamma e in pochi attimi riattraversarono il cancello dorato e si ritrovarono sulla spiaggia.

Era quasi l’imbrunire e ad attenderli c’era un giovane coppia.

Rosalba presentò a Soldo di Cacio i suoi nuovi genitori e scomparve.

I nuovi genitori abbracciarono Soldo di Cacio e da subito gli dimostrarono amore.

La sera stessa stanchissimo nella sua nuova cameretta si addormentò e sognò ancora di volare tra le nuvole per salutare la sua mamma.

Furono in seguito anni felici per quel ragazzino sfortunato che, nella nuova famiglia trovò, tante coccole e grandi soddisfazioni.

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