SOGNO o son DESTO?

SERAFINO, era un ragazzo di nove anni che aveva dovuto affrontare la perdita dei genitori in un incidente d’auto, ora viveva con i nonni ma forse proprio per scacciare i demoni del dolore si definiva un sognatore.

Il sognatore è una persona che si affida alle illusioni, alle fantasticherie perdendo di vista la realtà, ma non nel caso di Serafino.

Questa veste l’indossava solo di notte; altrimenti era un ragazzo con i “Piedi per terra”.

Fu così che una sera, dopo aver cenato aiutò nonna a riordinare e ad asciugare le stoviglie; poi raggiunse il nonno nello studio ed insieme fecero una partitina a “Briscola”.

Terminata la partita di carte salutò i nonni e si diresse verso la sua stanza.

Messosi il pigiama, si coricò sotto ad un gonfio piumino e nella speranza che MORFEO, dio dei sogni lo raggiungesse si mise ad osservare le stelle proiettate sul soffitto.

Passata una decina di minuti, Serafino chiuse gli occhi e si abbandonò ad un sonno ristoratore.

Dopo una fase iniziale dove ogni muscolo si rilassò, iniziò per il ragazzo la fase REM dove i sogni prendono il sopravvento, il corpo è come paralizzato. In questa fase infatti vengono inibiti i movimenti per proteggere il corpo dai sogni.

L’attività celebrale di Serafino era paragonabile a quella di veglia e si caratterizzava per la percezione di immagini, pensieri, emozioni che chi sogna percepisce come reali, benché non lo siano. 

SOGNO

Serafino abitava in un Condominio di quattro piani con ascensore contornato da un grande giardino. In questo contesto ha inizio il sogno di Serafino.

Il sogno del ragazzo inizia proprio nel suo Condominio quando un pomeriggio Serafino chiama l’ascensore per salire alla sua abitazione al quarto piano.

Si aprono le porte e un grande specchio riflette la sua immagine. Serafino entra ma fin da subito ha una strana sensazione perché in un lampo arriva al quarto piano.

L’ascensore però non si ferma e parla:

“Ciao ora usciremo da qui e ti porterò a visitare una parte di mondo sarà un’esperienza ed un viaggio incredibile. Non avere paura! Siediti ed iniziamo!”

Serafino, si chiese:

“Sogno o son Desto?”

Il gran sognatore non ebbe paura e si affidò a quello strano mezzo per il suo viaggio.

Miracolosamente, l’ascensore uscì dal Condominio cambiando aspetto.

Divenne infatti, come un aeromobile con pareti trasparenti simile al vetro. All’interno dell’abitacolo funzionava l’aria condizionata e un mini pouf serviva da sedile al viaggiatore.

Serafino con le mani aperte appoggiate alle pareti e bocca spalancata per la meraviglia era in allerta per scoprire cosa sarebbe successo.

L’ascensore salì in alto aldilà delle prime nuvole e pronunziò:

“Ora ti farò scoprire dove nidificano le Aquile per poi potarti per valli e monti a conoscere….scusa è una sorpresa lo saprai tra un po’”

Salirono in cima ad un Monte e proprio lì in una nicchia v’era un nido fatto di rami, foglie e fili d’erba con quattro uova. Pochi istanti e da lontano si scorgevano due immense ali che si avvicinavano frettolosamente.

Ci scostammo dal nido e l’ascensore riprese a fluttuare nell’aere.

Serafino grazie a quello strano mezzo visitò praterie, foreste e conobbe tipologie di fiori e piante impensabili e rare.

Affascinato da ciò che aveva visto, si sdraiò sul pavimento di quella cabina con le braccia incrociate dietro la nuca e in quel momento il mezzo parlò:

“Sai Serafino t’avevo promesso una sorpresa ed è ora di mantenerla. Tieniti forte!”

La cabina a quel punto si mise a girare su sé stessa in maniera vorticosa per poi fermarsi in uno spiazzo di un cortile di una fattoria.

L’ascensore a questo punto si aprì e Serafino poté uscire.

Una bella contadinotta, con un gonnellone ed un foulard in testa, teneva tra le braccia tre cuccioli; un Labrador, un Collie ed un Pastore Maremmano.

Serafino le corse incontro e senza alcuna esitazione prese il Collie e se lo strusciò al viso.

La cabina allora gli disse:

“Sei soddisfatto della sorpresa? Vuoi davvero lui? Te ne prenderai cura?”

Serafino rispose:

“SI, si, si, si mille volte si”

L’ascensore allora sentenziò:

“Risali si torna a casa”

In un nano secondo Serafino si ritrovò nel suo letto e si risvegliò dal sogno ma stropicciandosi gli occhi era convinto che tutto quello che aveva trascorso era così reale che non gli sembrava d’aver fatto un sogno.

Si sedette a calcioni e si guardò intorno e con grande sorpresa vide il cucciolo in un angolino a pancia in su che dormiva.

SOGNO o REALTA’?

Le spiegazioni possono essere diverse, trovatele voi! Sicuramente Serafino mai e poi mai avrebbe dimenticato un sogno così straordinario.

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