MARIU’ e STEPHEN

Diversi anni fa, una famiglia viveva hinterland Milanese, in una Cascina vicino ad un vecchissimo Mulino.

Padre falegname, negli anni aveva costruito un piccolo Capannone e con alcuni operai “storici” in quanto lavoravano con lui da quando portavano i calzoni corti, produceva sedie e tavoli.

Madre sarta, di esile struttura, capelli a caschetto, docile e grande lavoratrice si occupava oltre che alle sue clienti, dei lavori di casa e di due ragazzi.

MARIU’ e STEPHEN rispettivamente di dodici e tredici anni frequentavano la scuola e presto si sarebbero approcciati al Liceo.

Definire i due fratelli sembra quasi un’impresa non da poco.

Lei, un tipetto assai strano ma super alla moda. Il suo look sempre un po’ azzardato con vistosi accessori ma non volgari anzi azzarderei, con sempre un tocco di nuovo e colori che avrebbero segnato il trend della stagione.

Lui, capelli con ciuffo un po’ spettinati, occhiali grandi e alla moda ed un’aria scanzonata che gli permetteva nonostante la giovane età, qualche piccola preda sentimentale.

Trascorsi alcuni anni in piena serenità e con l’affetto anche di due barboncini, Stephen e Mariù frequentavano il Liceo Artistico.

Entrambi i fratelli infatti, si assomigliavano per alcune scelte.

Mentre Mariù amava la pittura, ma soprattutto il trucco anche Stephen amava la moda, l’estetica e questo amore per l’arte era l’input per creare un domani finiti gli studi, una attività che li avrebbe visti insieme.

La vita dei due ragazzi ebbe però uno “stop”.

Una sera madre e padre di ritorno da una serata con gli amici ebbero un incidente.

Ricoverati in ospedale, i due ragazzi si precipitarono dai genitori per assicurarsi del loro stato di salute. Dopo alcuni giorni di ricovero i due ragazzi si dovettero organizzare per seguire nelle cure i genitori ritornati a casa.

Furono mesi un po’ complicati ma l’intesa tra i due fratelli funzionò dividendosi i vari compiti di cura, gestione della casa e studio riuscirono ad occuparsi di tutto fino alla completa guarigione di mamma e babbo.

Mariù sempre più, intendeva occuparsi di trucco e s’iscrisse così ad un Corso Professione Make Up Artist che l’avrebbe preparata allo studio della morfologia dei visi, alle varie tecniche di trucco per potersi dedicare al make up indirizzati al cinema, televisione, moda e fotografia.

Lo studio delle epoche passate, poi, sicuramente le avrebbero conferito gli strumenti per calarsi in quelle realtà e realizzare trucchi e costumi del tempo passato.

Nella scuola Mariù eccelse e spesso i professori le facevano truccare modelle delle sfilate di moda.

 

Stephen dopo la scuola aveva lavorato dai più grandi parrucchieri di grandi città e spesso aveva sfilato come modello a sfilate di grandi stilisti.

Ora era giunto il momento di un nuovo progetto e si sentiva pronto a condividerlo con la sorella.

Convocata la sorella in un edificio in centro città, Stephen con in mano un plico di “scartoffie” aprì la serratura di quel piccolo edificio a vetri.

Appoggiate le carte sopra un pallet, illustrò le varie stanze a Mariù e disse:

“carissima sorellona, è giunto il momento di mettersi in gioco, io e te in questi anni abbiamo fatto diverse esperienze lavorative ed ora dobbiamo azzardare per far conoscere cosa sappiamo fare e che cosa pensiamo in fatto di moda e trucco.”

Proseguì:

“Questo stabile sarà il nostro punto di partenza dove potremo fare le nostre sfilate sia per quanto riguarda l’abbigliamento, il trucco e le acconciature dei capelli. Che ne pensi?”

Mariù dopo essersi guardata intorno leggermente titubante per l’impresa si disse convinta ad affrontare la sfida e diede il suo consenso al fratello.

Trascorsi alcuni mesi per adeguare l’edificio alle loro esigenze arrivò la serata dell’inaugurazione.

Tutto fu diretto da grande maestria e il successo fu eclatante.

Midia, Giornali e Social parlarono dell’evento e i due ragazzi realizzarono i loro sogni.

Grazie allo studio, alla tenacia, al sacrificio, al coraggio…. I due fratelli furono premiati perché se si desidera che i propri sogni si realizzino bisogna “NON MOLLARE MAI!!”

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