LE STREGHE DEL GRAN PARADISO
ZAFFIRO, MATTEO e SIBILLA tre fratelli, decisero che le vacanze estive le avrebbero trascorse in modo diverso ma sicuramente a contatto con Madre Natura.
Coinvolti i genitori che apprezzarono la scelta dei propri figli, tutti di comune accordo, si organizzarono per visitare il PARCO DEL GRAN PARADISO, ubicato tra la Val D’Aosta e il Piemonte.
Questo Parco di oltre 700 Kmq, istituito nel 1922 è gestito dall’Ente Parco Nazionale Gran Paradiso con sede a Torino.
Tuffati in “Mondo Antico” la famiglia MARTIN vestitesi per delle escursioni in montagna in una fresca mattinata si prepararono a percorrere il SENTIERO DELLE STREGHE attratti dal fascino di quei luoghi e dalle leggende che si accavallavano intorno ad avvenimenti misteriosi.
Eravamo d’estate, ma il Parco vivibile e percorribile in tutti i mesi dell’anno trasmette il fascino di quella natura incontaminata.
Questo stato di cose, aveva acceso l’animo di quei ragazzi ad avvicinarsi per riscoprire posti obsoleti, i silenzi, la lentezza tutte cose tralasciate da una vita frenetica.
Riscoprire, il fascino del silenzio o essere forieri e sostenitori della biodiversità sicuramente ti mette in comunicazione con Madre Natura e te ne fa riappropriare il piacere.
Passo dopo passo, la famiglia Martin attraversò diversi percorsi di difficoltà diverse, per giungere alla croce di ferro e al Castello di Cucco .
Stanchi, lasciati gli zaini, si diressero verso il castello.
Zaffiro chiese ai fratelli:
“Insomma abbiamo camminato e arrampicato ma le streghe dove sono?”
Sibilla, pronta a rispondere al fratello incrociò le braccia ma non ebbe il tempo di proferire parola che una leggera nebbiolina li avvolse e un vortice di vento li trasportò depositandoli su di una rupe, vicino al castello.
Increduli, ma affascinati i tre fratelli a gambe incrociate, strabuzzarono gli occhi e presosi per mano non credevano alla visione davanti a loro.
Sei ragazze dai capelli lunghi e dai vestiti fluttuanti chi di colore bianco, chi di colore nero, scalze davanti ad un gigantesco fuoco, ballavano e cantavano davanti a loro; altre aleggiavano intorno.
Sibilla allora preso coraggio volle fare alcune domande alle ragazze e chiese: “Chi siete? State ballando il Sabba? Ci raccontate un po’ di voi?”
MARUSKA, una delle sei dai capelli neri come la pece, si diresse vicino a Sibilla e rispose:
“Ciao non abbiate paura di noi, siamo “Fate o Streghe” del Sentiero delle Streghe e quello che vedete per alcune di noi è puramente spirito, le altre, sono in carne ed ossa e stanziamo qui a proteggere questo luogo.
Il nostro ballo è chiamato anche Sabba(Parola derivante dal Sabato e nel medioevo indicante giorno malevolo), ma non evochiamo nessun diavolo come qualche leggenda riporta ed i nostri poteri anche nel passato erano volti a creare medicinali con fiori e piante.
Purtroppo non eravamo ben volute e nel medioevo gli uomini diedero la caccia a molte sorelle bruciandole vive per ignoranza (cioè non conoscenza).
Fortunatamente qui in questo Parco riuscimmo a volare e non fummo giustiziate.
Grazie alla protezione del Gran Paradiso continuammo a proteggere il Parco, a preparare ancora intrugli medicamenti, istruire fate da inviare nella terra in caso di necessità, ma soprattutto oggi il nostro compito è vegliare sugli animali di questo magnifico Parco Nazionale Gran Paradiso.
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