GERRY – Mano Lesta – e la sua Banda

Gerry, scugnizzo napoletano, viveva in quartiere malfamato di Napoli.

Viso quasi sempre sporco, vestiti sdruciti e lerci ma sempre con in testa un cappellino sulle ventitré; questo era Gerry. La sua famiglia composta da dieci fratelli più i genitori assistiti dal Comune e da qualche Ente benefico spesso non sapeva mettere insieme pranzo e cena.

Padre, alcolizzato e con lavori precari, Madre, succube del marito, di tanto in tanto si occupava di pulire le scale di qualche condominio adiacente alla loro abitazione e della propria casa.

Entrambi i genitori, non erano certo un punto di riferimento per i figli.

Gerry che riuscì a malapena a terminare la scuola elementare dovette crescere in fretta e fin dalla tenerissima età per riuscire a portare un “tozzo di pane a casa” s’improvvisò mariuolo.

Piccoli borseggi o al mercato di nascosto, riusciva a nascondersi dietro le cassette della frutta, per attendere il momento migliore per sbucare fuori ed appropriarsi di un po’ di frutta e verdura.

I commercianti del mercato gli avevano affibbiato un nomignolo, vista la sua abilità a non farsi prendere, lo chiamarono:

“GERRY mano lesta”

Passarono gli anni e lui che era il fratello maggiore, si dedicò a provvedere anche ai suoi fratelli ed al contempo, gli insegnò le tecniche del borseggio per poter racimolare quei pochi soldi per mangiare.

Insoddisfatto di quella vita ebbe la malaugurata idea di fare un “Colpo” più grosso per avere un bottino ricco.

Coinvolse alcuni fratelli e formò una Banda che prevedeva tante figure: lo scassinatore di casseforti ultramoderne, un basista che raccoglieva ogni tipo d’informazione del luogo prescelto, un autista sveglio e veloce e altri due personaggi che lo avrebbero affiancato e coperto al momento del furto.

La località scelta era un paese del napoletano dove risiedeva una BANCA poco sorvegliata e secondo Gerry studiando bene le mosse e preparando un piano dettagliato, sarebbe risultato semplice scassinare la cassaforte e scappare con un nutrito bottino.

Reperite anche delle armi, erano le prime ore pomeridiane di fine maggio, la Banda “Mano Lesta” assaltò la BANCA.

Come Gerry aveva previsto, all’entrata non vi erano Guardie di Sicurezza e fu abbastanza semplice accedervi.

La Cassiera della Banca che aveva in passato subito altre rapine nella stessa banca, s’accorse del fare sospetto e prima che i ragazzi si pronunciassero azionò il bottone d’allarme alle Forze dell’Ordine.

I ragazzi della Banda fecero in tempo a saltare i banconi con le armi spianate intimando ai presenti, di rimanere fermi che nella strada echeggiavano le sirene della Polizia.

Uno dei fratelli vista la malparata, preso dal panico sparò e colpì un cliente della banca.

La Polizia giunta nella filiale, arrestò tutti i componenti della banda che furono portati alla centrale, prese le impronte digitali e sottoposti ad identificazione.

Purtroppo, tutti i ragazzi ebbero una pena da scontare, ma durante la detenzione, ebbero la possibilità di studiare ed imparare nuovi lavori fornendogli così la capacità di riabilitarsi e terminata la carcerazione poterono pian piano riprendersi in mano le proprie vite.  

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