Yo-Yo e i suoi poteri – Le nuove Fiabe

 

Le Nuove Fiabe

Sin dai tempi antichi, si annoverano leggende e misteri riguardanti il Castello Dei Fieschi in provincia di Biella in Piemonte.

Tornando indietro nel tempo, quando il castello era vissuto dai Fieschi; un evento sconvolse il personale di servizio e gli addetti alle cucine.

Una lontana parente dei Fieschi o perlomeno così si dice, ebbe due figli; un ragazzo ed una ragazza.

Filomena, non era nelle grazie della famiglia perché aveva avuto questi figli da un giovane che morì dopo un anno dalla seconda nascita, per una malattia ai tempi non curabile e non essendo sposati fu ripudiata dalla famiglia d’origine e costretta a lavorare nelle cucine del castello per sfamare quei bambini.

Una mattina, nel parco che delimita il castello, si innescò un fuoco che in breve tempo si diramò e divenne alquanto pericoloso.

Tutti coloro che abitavano il castello si prodigarono per spegnere quelle fiamme che avrebbero potuto intaccare anche le abitazioni limitrofe.

Un odore acre ed un fumo nero imperversavano ovunque ed alcuni animali stanzianti nel bosco scapparono verso il castello per rifugiarsi in un posto sicuro.

Dopo diverse ore il fuoco fu spento, ma YO-YO un minuscolo coniglio bianco, ancora tremante s’era infilato sotto la madia in cucina insieme a tre topi: Tine, Tano, Ton.

I tre topi erano delle bestiole davvero particolari perché dotate di particolari poteri magici forniti da una vecchia maga che glieli trasmise prima di morire.

Tine aveva scoperto che Yo-Yo era stato abbandonato e da quel momento con il benestare dei suoi fratelli vollero prendersene cura.

L’incendio accaduto forse era stato causato proprio dai tre fratelli topi per costringere Yo-Yo a scappare al castello benché nessuno riuscì a sapere la verità.

Dopo lo spavento iniziale Yo-Yo chiese agli amici:

“sentite un po’ ma adesso che siamo qui cosa facciamo? Non credo che qui ci accoglieranno di buon grado e dove andremo?”

“Calma, calma disse Tine, se siamo qui è per un motivo ben preciso e per dimostrare che tu sei un Super Coniglio, usciamo e te lo dimostrerò”.

Usciti da sotto la madia i tre topini attorcigliarono le loro code insieme e pronunciarono:

“Bim-Bum-Ban” e un piccolo fulmine centrò Yo-Yo che da quel momento iniziò a crescere a dismisura sino a diventare un coniglio bianco gigante.

 

Era bellissimo e Yo-Yo continuava a girare la testa per guardare come era diventato.

I tre topi allora salirono fin sulle spalle del coniglio e posizionati gli dissero:

“Caro amico, questa piccola magia è stata fatta perché tu possa essere la spalla e l’amico di Azzurra e Nicolò. Sarai l’amico dei giochi ma anche colui che dovrà indirizzarli agli studi ed alla loro carriera; in cambio ti abbiamo lasciato qualche potere perché il compito ti sia più lieve.”

Yo-Yo rispose:

“Bel compito mi avete affibbiato ma terrò fede al vostro patto e mi prenderò cura di Azzurra e Nicolò”.

Conscio che tra i suoi poteri v’era anche quello di cambiare aspetto, rimuginò fra sé e sé come presentarsi ai due bambini senza scatenare un pandemonio.

L’indomani si trasformò in un coniglietto dalle minuscole dimensioni color cioccolata ed il petto beige con un nastrino di raso azzurro al collo ed un fiore, anzi un tulipano rosso.

 

A piccoli passi s’intrufolò nella cameretta ed attese che i due bambini si svegliassero, poi con un balzo saltò sul letto di Azzurra e offrendogli il tulipano disse:

“Ciao! Che ne dici vogliamo essere amici?”

La bambina sbigottita da quel piccolo essere peloso che parlava emise un piccolo urletto poi esclamò:

“Nicolò guarda chi è questo? Che ci fa qui nel mio letto? Hai sentito che parla?”

Nicolò si girò di scatto e messosi seduto nel letto chiese:

“Ciao peloso chi sei? Perché sei qui? Hai fatto prendere un bello spavento a mia sorella, cosa cerchi?”

Il coniglio saltò giù dal letto e in quel frangente, si trasformo nel grande coniglio bianco, mentre i due ragazzini si portarono le mani alla bocca per non urlare, disse:

“Non abbiate paura di me, io sarò vostro amico e vi proteggerò! Datemi del tempo e vi dimostrerò ciò che dico.”

 Poi proseguì e disse:

“Mi presento sono YO-YO e sono sicuro che diventeremo ottimi amici”

Nicolò ed Azzurra erano ancora sbalorditi ma entusiasti di avere un Super coniglio come amico si avvicinarono a lui e lo strinsero forte alle gambe vista la sua mole.

Yo-Yo allora si ridimensionò e strinse a sé i due ragazzi.

Quella notte Yo-Yo fece dei bellissimi sogni tra i quali uno dove sognò che dal cielo, grato per l’amicizia ai giovani, fece piovere carote e lui era talmente beato a quella visione che sentì la pancia riempiersi di quella leccornia.

Da quel giorno i tre furono inseparabili anche se Yo-Yo cercava di giocare con loro e al tempo stesso di assecondare le loro esigenze ed aspettative.

Gli anni passarono e i due ragazzi diligenti negli obblighi scolastici erano da tutti invidiati per quell’amico davvero particolare.

Yo-Yo fece frequentare Nicolò alle arti marziali, inoltre lo assecondò nel perseguire un suo sogno quello di suonare e così non solo lo accompagnò a delle lezioni ma lo fece esibire in alcuni locali dove anch’egli si esibì e furono acclamati e richiesti per ulteriori esibizioni.

Azzurra si dedicò allo studio, il suo più grande divertimento era quello di leggere e nelle varie fasce d’età non v’era modo di dissuaderla dalla lettura. Si laureò e divenne una brava scrittrice.

I due giovani furono grati a Yo-Yo per averli aiutati negli anni e solo quando ormai indipendenti decisero di ridare a Yo-Yo la libertà e lo riportarono nel bosco affinché potesse aiutare altri ragazzi.

 

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