BEPI L’OROLOGIAIO

CASTELCERINO è un paesino arroccato sulle colline Veronesi ed è proprio in questo contesto che ha inizio la nostra storia.

Bèpi, il suo vero nome era Giuseppe, ma così era chiamato da tutti i paesani, era uno spilungone altissimo di quasi due metri che faceva l’orologiaio nella sua bottega vicino alla chiesa.

Dì figura atletica, l’orologiaio aveva tatuato nel petto ciò che amava di più: gli ingranaggi e gli orologi.

Artista ed artigiano di grandissima levatura, aveva imparato il mestiere dal padre che a sua volta aveva imparato dalla generazione precedente.

Amava questo mestiere, con grande abilità sapeva sistemare i vari ingranaggi

di qualsiasi tipo d’orologio e tra le sue mani il tempo prendeva vita.

Anche se il tempo inesorabile scivolava via e gli anni passavano, Bèpi, non si risparmiava a sistemare i vecchi orologi e spesso, una volta riparati lì consegnava a domicilio spingendosi in vie e viottoli con la sua bicicletta.

Un giorno, in procinto d’aprire la saracinesca del negozio fu colpito da un vortice di luce e con l’ausilio della macchina del tempo, Bèpi fu proiettato nell’universo e salita una scalinata nel cielo, si ritrovò con tante persone amiche.

Dà quel momento iniziava una nuova vita per il nostro orologiaio. Il tempo ora non era più scandito dalle lancette dell’orologio ma non aveva fine e Bèpi poteva finalmente godere di una vita serena e felice nella città dell’UTOPIA o del SOGNO.

Città Utopia
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