Il CURATO DI GRAN CUORE

Don Grimoldi, era il Curato del Parroco di una Chiesa dislocata sopra la cima di un monte con annesso Monastero ormai in disuso.

L’aspetto del nostro pretino di giovane d’età era di corporatura un po’ pasciuto, non altissimo ed inforcava degli occhialetti tondi e neri.

Grimoldi era stato assegnato a quella Chiesa subito dopo aver preso i voti per supportare il Parroco ormai molto anziano.

Il curato si era stabilito da poco ed immediatamente iniziò ad informarsi dei suoi paesani, delle loro condizioni di vita e delle problematiche per assisterli al meglio e dispensare consigli che li avrebbero aiutati.

Il Paese in cui vivevano era di carattere agricolo e precisamente, visto che si ergeva su di una collina, aveva un terrazzamento per la coltivazione di fiori.

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Molto di quel terreno era della Curia e il Monastero che per il passato aveva ospitato Monache e Monaci in diversi edifici ora era non solo disabitato, ma anche mal ridotto.

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Don Grimoldi attivo sin dalle prime ore del mattino, dopo aver praticato la confessione a diverse vecchiette che venivano al Rosario inforcava la sua bicicletta.

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La bici che possedeva era un po’ sgangherata, e dopo aver applicato delle pinze alla tonaca perché non si aggrovigliasse nei raggi, correva a più non posso nelle stradine e viottoli del Paese, dando la comunione agli infermi o a chi non era più abile a salire i tanti gradini della chiesa.

In quell’occasione visitando casa per casa gli abitanti riusciva a carpire gli umori, le difficoltà e Lui con tanta solerzia si faceva in quattro per fornire gli aiuti richiesti.

I Paesani dal canto loro si erano affezionati tantissimo al Curato e lo contraccambiavano offrendogli galline, ortaggi, salami…

Grimoldi dopo qualche tempo capì che nel suo Paese vi era una grande necessità e non si poteva più procrastinare. Ora si doveva intervenire, non era più il tempo di rimandare ma era quello di intervenire per comprendere l’importanza delle scelte di vita che si sarebbero prese.

Quale dilemma doveva affrontare DON GRIMOLDI?

Nel suo Paese non nascevano più bambini e di lì a pochi anni si sarebbe completamente spopolato e quelle magnifiche coltivazioni di fiori si sarebbero tramutate in campi di sterpaglie secche.

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Il Curato ebbe un’illuminazione anche se un po’ azzardata.

Il suo intento era quello di fornire a delle giovani coppie l’alloggio gratis ed un appezzamento di terreno per cinque anni ad un affitto congruo in cambio, loro dovevano formare una famiglia e stabilirsi in Paese.

Si recò alla Curia parlò con i suoi superiori Vescovo, Cardinale…fece di quel suo sogno una battaglia che non aveva intenzione di infrangere. Si sarebbe battuto fino alla realizzazione del suo progetto.

E così fu, dopo aver discusso e trovato ostacoli ovunque partì per ROMA e si fece ricevere in udienza al Papa.

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Il Papa ascoltò il Curato assorto dall’enfasi e dal calore che Grimoldi metteva alle sue parole e gli pose mille domande per accertarsi dei fatti.

Al termine della lunga spiegazione del Progetto del Don, il Papa mise un braccio alla spalla del suo Curato e diede la sua approvazione.

Grimoldi, torno al suo Paese che dopo aver ricevuto la bella notizia lo accolse con la Banda e tanti palloncini per fagli festa.

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Furono mesi concitati in quanto erano stati chiamati gli Artigiani del Paese per sistemare gli alloggi che avrebbero ospitato le giovini coppie.

Passarono quattro mesi, tutto era pronto e tutti i giornali nazionali, le TV private e no, avevano parlato e descritto il progetto del Curato, assicurandosi di invitare tanti giovani a aderire alla proposta del prete.

Fu un BOOM di richieste a stabilirsi in quel paese e dopo diciotto mesi Grimoldi Battezzò tantissimi bimbi nati nel frattempo fra i quali anche diversi gemellini.

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Il Paese in poco tempo fu inondato da ordini da ogni parte della Regione, per la consegna di Fiori che furono apprezzati anche negli allestimenti di Feste e Banchetti.

Grimoldi il nostro curato ce l’aveva fatta e la sua tenacia nell’esaudire il suo sogno si dimostrò vincente.

Piccolo Consiglio:

Perseguite i vostri sogni forse non si realizzeranno immediatamente ma siate tenaci se ci credete e prima o poi vincerete il podio.

 

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