L’INCANTESIMO

In una radura, nei pressi di un mini boschetto, s’era formato un laghetto alimentato da un piccolo torrente che prendeva origine dal Monte SOLO.

Il lago in buona posizione con un clima mite, era popolato da una nutrita vegetazione formata di diverse tipologie d’albero come ulivi e piante d’agrumi.

All’interno del lago erano cresciute fantastiche ninfee e rigogliosi canneti davano rifugio a diverse tipologie di pesci che giocavano a nascondino.

La fauna che popolava questo piccolo lago era alquanto variegata e una sorta d’equilibrio sembrava regnare.

Mamma ANATRA dopo aver perlustrato palmo a palmo, le zone più idonee per fare il suo nido si decise di deporre le sue uova vicine al canneto poco lontano dal ricovero di Zizi una cigna di rara bellezza che, già covava i futuri cigni.

ZIZI era una Cigna Nera il suo piumaggio raccoglieva i raggi solari riscaldando uniformemente le sue uova.

ZIZI era vecchissima nessuno si azzardava a conferirle un’età, molti abitanti del luogo avevano dichiarato che l’avevano vista sempre, in quella zona e proliferava cigni come se fosse giovanissima.

Un mattino, era l’alba, Maga Magu’, una maga cattiva che viveva in una nefasta dimora in un paese non lontano dal lago si presentò a ZIZI e disse:

“Salve a tutti! Signora ZIZI come te la passi è un pezzo che non ci vediamo?”

ZIZI presa da un irrefrenabile tremore iniziò a borbottare qualche parola, si alzò da giaciglio ma prima che iniziasse a parlare un’immensa luce avvolse il lago e apparve FATA CRISTINA che mise in guardia Maga Magù dicendole:

“ZIRIBINZIBANE spezza sortilegio, libera Zizi e tramuta Magù in pesce.”

Detto fatto la maga cattiva con un guizzo saltò nell’acqua e divenne un pesce.

L’incantesimo, che fece trasecolare dei turisti arrivati al lago fu quello riguardante ZIZI.

Fata Cristina, presa la sua bacchetta e facendola roteare, s’immerse in un vortice pari ad un tornado. Prendendo tra le sue braccia ZIZI dopo aver effettuato dei giri ad una velocità impressionante si fermò e depose in terrà una bimba bionda vestita con un tutù rosa.

I Turisti increduli s’ammutolirono ma Giovanni, uno di loro chiese:

“FATA CRISTINA abbiamo bisogno di spiegazioni cosa è successo chi è questa bambina?”

La Fata parlò: “Questa bimba è ARABELLA e farà la ballerina. Un maleficio della Maga Magù la costrinse cigno ed uccise i suoi genitori, ma ora io l’ho liberata e tu dovrai occuparti di lei.”

Giovanni che sempre aveva desiderato di avere una figlia ringraziò la Fata e prese la piccolina tra le sue braccia.

Tornato a casa Giovanni e la sua piccolina raccontarono l’accaduto a Matilde moglie di Giovanni ed ora anche madre adottiva di ARABELLA

Un amore immenso datole dai nuovi genitori, travolse la vita di ARABELLA che frequentò importanti scuole di danza e con grossi sacrifici e calli sui piedi, divenne una grande ballerina dell’etoile.

ROMA, PARIGI, LONDRA, NEWYORK furono alcune città dove Susanna si esibì in grandi teatri e trovò il consenso e l’affetto di un vastissimo pubblico che la seguì sino ad età avanzata.

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