LA FATTORIA SPECIALE

Nel Napoletano c’era una fattoria davvero speciale e tutti coloro che la visitavano rimanevano allibiti.

La gestione era affidata ad una famiglia di contadini, strana davvero, che vivevano in una casa a dir poco particolare e riuscivano a dialogare con gli animali.

Madre, padre e figli infatti inspiegabilmente riuscivano a parlare con loro.

Il loro rapporto(uomini-animali) un po’ anomalo per la collettività, creava una sinergia davvero unica ed entrambi riuscivano a produrre del lavoro a favore della produttività di quell’azienda agricola.

I vicini che comperavano prodotti biologici in quell’azienda se all’inizio erano sbigottiti ora ci avevano fatto l’abitudine ed erano compiaciuti di essere diventati tanfo famosi per il prodigio di quegli animali che tra versi e parole riuscivano a chiacchierare e spiegarsi tanto bene con chiunque li interpellasse.

La combriccola era composta da un Mulo, un Alpaca, un Cavallo, Galline, Pulcini, gatti, topi, cani ed alcuni maiali.

Tutti questi animali non solo riuscivano a conversare ma si dividevano i compiti da eseguire per finalizzare la vendita dei prodotti preparati dalla nostra famiglia di agricoltori.

L’Alpaca Gerry sghignazzando prese la parola e si rivolse al Mulo:

“Ehi che hai fatto alle zampe?  Perché ti sono diventate a strisce?

Ti mancava forse il giusto colore?”

Il mulo stizzito rispose:

La mia mamma è una zebra ed io sono fiero di aver ereditato le sue strisce che mi contraddistinguono da tutti gli altri muli.”

A quella risposta l’alpaca chiese scusa e si zittì, ma ecco che in un battibaleno le galline salirono sullo steccato e lanciando prima un cooooccodè fragoroso iniziarono a spettegolare sulle nuove abitudini dei gatti che invece di mangiarsi i topi erano dediti a giocare e a rincorrersi.

La scrofa dopo aver allattato i maialini, si alzò e si diresse verso le stalle grugnendo e dicendo:

“vado a fare una doccia”

Tutto sembrava filare liscio anche se il vecchio cane PILU’ ormai zoppo da lungo tempo si lamentava dei tanti dolori alle zampe e borbottava:

“Verrà il tempo anche per me, io sono sereno ma vorrei ci fosse un paradiso anche per noi”

Una grande luce apparve nel cielo e tanti animaletti con le ali si materializzarono.

Mici, cani, maialini …. Alati si posarono nell’aia e dissero:

“Siamo gli angeli degli animali e siamo venuti a prendere Pilù con noi.

È tempo che anche ‘egli si riposi e sia felice, con noi troverà serenità e beatitudine”.

Formatosi un capannello di tutti gli animali della fattoria, increduli videro il loro amico indossare le nuove ali che gli angeli gli avevano fornito e dopo averlo salutato tutto scomparve.

La Fattoria Speciale, ancora una volta aveva dato prova del suo nome e fece capire agli amici animali l’esistenza del Paradiso fornendo a tutti la speranza del domani.

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